Nove lettere di minacce in un giorno

 Nessuna lettera dall’inizio del mese. Ieri nove, rigorosamente neonaziste, razziste, piene di minacce e soprattutto anonime. Il segno dei vili. Sono arrivate tutte insieme al Corriere di Arezzo, spedite per posta. Più di venti fogli, scritti col normografo, correzioni a penna. Nel mirino il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani e ancora quello di Montevarchi Giorgio Valentini, svastiche e minacce ai “musi neri”, rivendicazioni di azioni compiute in città, a Montevarchi, Figline e in Umbria a Città di Castello ai danni di stranieri.


Ancora odio e insulti alla polizia, sfide alla Digos che ormai da un anno segue le indagini di questo caso con grande scrupolo e attenzione, una attività investigativa che alla luce delle lettere di ieri, ha trovato un nuovo impulso per stroncare l’autore o gli autori di queste lettere.
Dal contenuto delle missive non si comprende se alcuni episodi, concreti, che vengono descritti, siano realmente accaduti e quindi rivendicati, oppure vengano annunciati come atti futuri. Di quelli descritti come avvenuti, chi scrive se ne potrebbe accreditare essendone a conoscenza, oppure essere realmente il responsabile.
Si fa riferimento alla spedizione di “plichi con dentro polveri tossiche”, ad un ”piano razziale maturato insieme ad aretini razzisti acuti. Vi annunciammo una Pasqua con la svastica e lo è stata. Stime però che voi negate… perché siete vili. E dopo Arezzo anche a Figlin Valdarno. Sì a Figline…con atti vandalici e scritte sui muri di stampo fascista. Il nostro operato è stato ampiamente reso noto da Rtv38 e Tv1.” E di nuovo: “imponente macchina razzista fino in Umbria: Città di Castello in via Diaz ad impallinare gruppo albanesi, un regolamento conti in sospeso.”
Si parla anche di “acido solforico alla stazione con aria da turisti insospettabili....e dopo i plichi tossici agli immigrati ora anche le lame con attaccate molle dei biri "bic". Ad apertura plichi…lame in faccia”.
Altri episodi denunciati in via Romana, San Donato e in zona Ipercoop e contrarietà alla campagna solidale coop e “cinque atti vandalici al centro accoglienza di Montevarchi ma nessuna denuncia.” Seguono minacce a Valentini, irripetibili, come a Fanfani.
Anche questo materiale è stato posto sotto sequestro ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Lettere anonime, di minacce, razziste e neonaziste, erano fin qui diciotto giunte complessivamente al Corriere e a casa o all’ufficio del sindaco di Montevarchi Giorgio Valentini. Dopo un periodo di silenzio, ecco queste lettere, addirittura nove, quindi una nuova modalità di spedizione (tante lettere tutte assieme), come diverso è il modo di “comunicare”, attraverso un normografo.Parole poi corrette a mano.
Sul fronte investigativo nulla trapela, ma appare intenso negli ultimi giorni e nelle ultime ore il lavoro degli agenti coordinati dalla dirigente Claudia Famà.

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