Minacce razziste, tocca a Fanfani
Razzisti, nazisti, un odio viscerale contro gli ebrei che si manifesta contro il sindaco di Montevarchi Giorgio Valentini e adesso torna a colpire, con lettere anonime di minacce, quello di Arezzo; Giuseppe Fanfani.
Le lettere anonime, firmate dalle stesse mani o dalla stessa mano, arrivano al Corriere di Arezzo. Per posta. L'ultima, ricevuta ieri, è scritta a stampatello ed è riferibile agli autori delle precedenti. Dice sostanzialmente che il fenomeno razzista si è trasferito ad Arezzo, partendo (è una deduzione) dal Valdarno.
"Ora Fanfani deve fare i conti con noi" si legge nella missiva arrivata a distanza di un giorno da quella ricevuta l’altro ieri. Vi si aggiunge: "Razzismo un fenomeno che penetra, nella pelle: i pallini di piombo". E ancora: "Arezzo… primavera nazista."
La lettera è scritta con un pennarello, due i colori utilizzati. E' stata posta sotto sequestro dall'autorità giudiziaria, come le precedenti (ormai sfioriamo la doppia cifra), mentre la Digos continua le indagini. Indagini difficili considerata l'abilità del gruppo o del singolo, che non lascia altre tracce se non quella della lettera spedita al nostro giornale e chissà da dove.
L'obiettivo comunque, torna a diventare Fanfani, il sindaco di Arezzo. Era già successo in passato quando il sindaco di Arezzo, assieme a Giorgio Valentini e al prefetto Montanaro, fu minacciato di morte in una lettera sempre inviata al Corriere di Arezzo all'indomani del Giorno della Memoria quando cioè in una cerimonia pubblica in prefettura furono premiati i reduci degli infami forni nazisti, insieme alla nuova generazione giusta, quella dei nipoti.Ora si minacciano "i pallini di piombo", come annunciato nella lettera di ieri. E Fanfani, alla stregua di Valentini, è diventato ormai il nuovo obiettivo di questo delirio nazista e antisemita che si nasconde dietro la vigliaccheria dell'anonimato.
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