Minacce di morte a Valentini, c'è chi si muove


Nessuno (o quasi) tace. Le lettere di minacce, razziste, al sindaco di Montevarchi Giorgio Valentini e ai suoi familiari - le ultime quattro recapitate alla redazione del Corriere di Arezzo - trovano la risposta ferma e solidale del presidente della Provincia Roberto Vasai e della parlamentare del Pd Donella Mattesini. Ieri c’è stato un colloquio telefonico fra il presidente della Provincia e Valentini.
Ne ha dato notizia lo stesso Vasai che esprime la sua preoccupazione “per il ripetersi di messaggi intimidatori di stampo razzista nei confronti di Valentini e di altri preoccupanti episodi avvenuti in queste settimane. Mi unisco - spiega Vasai - a quanto affermato nel documento della conferenza dei sindaci del Valdarno". Il Presidente della Provincia,in maniera chiara, netta e forte rispetto a quanti - con grande sorpresa - preferiscono tacere di fronte a questi pericolosi episodi (?) - esprime la propria solidarietà al primo cittadino di Montevarchi: "ho parlato questa mattina (ieri ndr) con Giorgio Valentini, colpito da minacce che hanno coinvolto anche la sua famiglia ed ho voluto trasmettergli non soltanto la mia vicinanza personale, ma anche la certezza che questi messaggi di odio e di intolleranza non appartengono al sentire comune del nostro territorio. Auspico infine che il lavoro come sempre meticoloso delle nostre forze di polizia consenta presto di individuare i responsabili di questi ignobili atti restituendo la serenità a chi, come il Sindaco di Montevarchi, agisce nell'interesse della propria comunità con impegno e onestà intellettuale". Ficcante, presente, mai scontata, la parlamentare del Pd Donella Mattesini. Una che non perde mai di vista i valori che fanno una comunità coesa nelle sue diversità, soprattutto nell’Aretino, la terra che l’ha eletta. “Le minacce al Sindaco Valentini e alla sua famiglia - spiega Mattesini - sono la conferma del clima d'odio che è stato creato e che rischia di soffocare la vita democratica nel nostro paese.Mi auguro che gli inquirenti, che ringrazio per il lavoro fin qui svolto, riescano ad individuare i responsabili, ma penso che quanto stia accadendo a Montevarchi debba indurre tutti ad una riflessione sulla risicatissima capacità di dialogo che ormai caratterizza il nostro paese. Non si può instillare prima diffidenza e poi odio verso i cittadini stranieri - argomenta Mattesini - senza immaginarne le conseguenze. E cioè la messa in azione di soggetti che minacciano amministratori pubblici, quale ad esempio il Sindaco Valentini, che lavorano invece per l'integrazione e il mantenimento, per il Valdarno, di quel clima di civiltà e solidarietà che lo ha sempre caratterizzato. A Valentini e alla sua famiglia va quindi la mia solidarietà. Alla comunità del Valdarno, alle istituzioni, alle forze sociali il mio invito a continuare a lavorare contro l'odio e la violenza e per l'affermazione dei valori della democrazia e della solidarietà.”

Federico Sciurpa

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