Arezzo, mezzo addio e una certezza

L’Arezzo si giocherà la serie B ai play off. Ripudiamo le sentenze - che non toccano ai cronisti - ma abbiamo il dovere di interpretare la cruda realtà. Sarà anche il conto della serva, ma l’Arezzo deve prendere nove punti al Novara nelle otto partite che rimangono.
E’ quindi più ragionevole pensare (solo oggi) ad un ottimo secondo posto in testa a testa con la Cremonese. I play off, anche col punto di ieri (guadagnato), appaiono saldi con otto punti di vantaggio sul Lumezzane: il Cavallino, insomma, li può solo perdere.
E’ da lunedì scorso che diciamo - non per scaramanzia - che questa di Pagani, contro il fanalino, era la partita più insidiosa delle nove che restavano da giocare. Il vero spartiacque per l’ambizione massima. Così, purtroppo, è stato, e al pari dell’Arezzo ha fatto riscontro la vittoria del Novara: tre punti macigno che spazzano via anche interrogativi sulla condizione della capolista. Ma quello del Cavallino, non è un ritorno con le pive nel sacco. Certo, occasione mangiata (era in vantaggio), ma la “cura Galderisi” ha il conforto delle sensazioni; e dei numeri. Ci limitiamo a questi ultimi, eloquenti. Se la band di Leo Semplici criticava l’esonero perché l’ex tecnico veniva da una barcata di risultati utili consecutivi, beh ora Nanu ha fatto le stesse partite (13) ottenendo un punto in più. L’Arezzo è al terzo posto solitario (a un punto dalla seconda) mentre col tecnico di prima era quarto. In queste ultime 13 partite il Cavallino ha collezionato quattro punti in più della Cremonese e di tutte le altre concorrenti, ha messo i play off addirittura a otto punti invece che a tre come era con Semplici. Col Novara monstre, dal bottino senza precedenti in tutte le categorie Pro, niente da fare. Facciamocene una ragione. Obiettivo secondo posto sognando il miracolo. Vincendo il più possibile: i play off, in fondo, sono una certezza.
Federico Sciurpa

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