Piero Mancini si può condividere, criticare; perfino combattere. E' uno che non mette d'accordo e tutti, ma su un fatto siamo però tutti d'accordo: fa parlare, discutere. A pochi minuti da una bella vittoria come quella di Lecco si dice contento, il presidente, ma rammaricato di un fatto: "Se non avessimo perso quattro punti in casa con Lumezzane e Cremonese, eravamo a 5 punti dal Novara, come quando Galderisi ha preso la panchina."
La matematica non è una opinione e il "pres" è senza dubbio bene informato. Da capitano d'industria è concreto e sa che il suo bell'investimento, soprattutto gestionale (Mancini fa grandi sforzi) è al sicuro col primo posto (promozione diretta) invece che con i play off, pieni di variabili. La smania è comprensibile. La critica è in ogni caso ingenerosa nei confronti di Galderisi. Noi Gazzettieri stiamo con Nanu dalla prim'ora ed eravamo, da soli, da sempre, contro la confusione "Sempliciana", quindi la nostra difesa del tecnico può apparire da avvocati difensori, aprioristica. Invece no.
Classifiche alla mano, Galderisi ha fatto 21 punti in 11 partite, secondo solo al Novara. Ha portato l'Arezzo al terzo posto solitario quando Semplici l'ha lasciato al quarto; ha messo cinque punti di distanza dai play off quando con Semplici i punti di distacco dalla sesta (sempre il Lumezzane) erano 3. Sempre per l'aritmetica il campionato del Novara è davvero fuori da ogni standard: nessuno in Prima e Seconda divisione è abbondantemente sopra i 50 punti, tanto che l'Arezzo con i suoi 45 punti sarebbe addirittura primo nell'altro girone. Galderisi è a tre punti dal bottino di Semplici con due partite ancora da giocare (la prossima terribile con la squadra più in difficoltà e ferita del torneo, il Foligno).
Soprattutto, questo le classifiche non lo dicono, con Semplici e il suo tric e trac, complici le strimpellate della sua improbabile clacque da zero a zero, di futuro non ce ne sarebbe stato. Forse magari qualche minuto in più per Erpen e Maniero in panchina, questo sì. Galderisi ha fatto tre vittorie in trasferta, sconosciute al predecessore, ha dato una mentalità, un gioco e una coerenza a una rosa importante.
Dopo l'affondo di Mancini il nostro Galderisi adesso imbarcherà anche quelli, tanti, che vedono bravo un tecnico solo perché rappresenta "un antipresidente" e solo fino a ieri stavano a gufargli la panchina in attesa del ritorno del messia delle difese a oltranza. Gli amici del giaguaro. E' uno sport vecchio, non solo ad Arezzo, che non va, non "tira", non funziona. Ad ognuno il suo ruolo, stampa compresa. E noi stiamo con Nanu. Carta alla mano e conti alla fine.
Federico Sciurpa
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