Vittoria choc e sana rassegnazione


Nanu Galderisi, due giorni prima della partita, diceva di andarci piano con questa storia dell’offensivismo. Lo capivamo perfino noi “Gazzettieri”, noi che non ne potevamo più del “tric e trac” di Leo Semplici. Lo capivamo perché fuori casa aveva fatto un punto e zero gol.Vuoi vedere che è come quell’altro, ci era venuto il dubbio.

Al Nanu però, l’avevano crocifisso i nostalgici del “risultato utile consecutivo” (avvertenza, con tutti pareggi si retrocede...) per l’1 a 0 preso a Viareggio dopo appena quattro giorni che era arrivato e poi l’avevano perfino portato ad esempio di barricadero del pallone per lo 0-0, invece champagne, ottenuto sul campo della capolista Novara.
No, non poteva essere. Così ieri l’Arezzo di Nanu, tanto per far capire come il nostro interpreta il gioco del calcio, ne ha fatti sei a Monza. Ad un certo punto l’allenatore ha fatto un segno ai suoi dalla panca: “può bastare così”. Un gesto metaforico, rivolto a tutti, in fondo. D’altra parte in cinque partite il suo Arezzo ha segnato, con questi, dodici gol, preso dieci punti con sole due sfide giocate in casa. Numeri eloquenti. Come chiara, anzi diritta, è ormai la barra che fin dall’inizio l’allenatore ha impostato per rendere vincente anche fuori questo Arezzo.
Il coniglio bagnato lontano dal Comunale, ora non c’è più, perché l’Arezzo ha trovato mentalità attraverso il gioco e gli interpreti di un modulo spregiudicato ma equilibrato. Galderisi ha individuato anche la squadra tipo formata da due esterni offensivi (riservisti con Semplici) e due punte centrali (per l’altro allenatore giocava o l’una o l’altra) da schierare assieme. In mezzo al campo c’è da migliorare qualche cosa. Partito Coppola (insufficiente il suo rendimento per metà del campionato) occorre un mediano con fisico e piedi per fare il play davanti alla difesa, ma per ora i meccanismi funzionano con ricambi che - anche se non sono ideali - riescono ad adattarsi all’idea di un assetto aggressivo. Così capita anche di farne sei, in trasferta. E di schiantarli, gli avversari, già nel primo tempo: roba da choc. Rassegnazione. Non solo a Monza. Vero?!
Federico Sciurpa

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