sdoganare Italia Wave, una parola


Sdoganare significa anche rivalutare. I politici ne hanno fatto largo uso del termine, perfino abuso, negli anni passati. Ora gli riesce di meno, o non gli riesce proprio. Prendete Arezzo Wave. Adesso si chiama Italia Wave e suona, canta e balla a Livorno. L’altro ieri il patron aretino del Love Festival, Mauro Valenti, ha presentato in città - Arezzo, dove il festival è nato e cresciuto - il concorso per gruppi musicali emergenti delle scuole.
Si chiama “Aspettando Italia Wave” e questa volta si allarga: coinvolge 152 scuole secondarie di cinque province toscane. L’iscrizione è gratuita e la band che vince dopo esaltanti selezioni, si esibirà a luglio nei palchi di Italia Wave a Livorno. Fra i partner aretini dell’iniziativa c’è la Provincia, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Consulta degli Studenti, la Usl 8 e noi del “Corriere” (ancora) per i media. Non c’è il Comune di Arezzo. Ovvio, contesterete. Forse per i “rapporti”, molto meno per il significato nobile di questo concorso: è un sogno per migliaia di nostri ragazzi; musicale, sociale, didattico. Valenti spiega che una richiesta al Comune l’ha mandata: non ha ricevuto risposta dall’assessore De Robertis, l’ha ricevuta invece dall’assessore Tavanti (“aveva promesso che avrebbe portato in giunta la richiesta”). Da ieri l’assessore Tavanti che aveva capito - assieme alla giusta azione - il primo passo per un sano “sdoganamento”, non è più assessore.
I motivi della revoca delle deleghe sono altri, resta il fatto che ancora Arezzo Wave e chi lo rappresenta è una sorta di nemico e quel Valenti può presentarsi alle elezioni con una sua lista. Capiamo le pregiudiziali. Ne ricordiamo una del centrodestra.
Era tanto tempo fa: la campagna elettorale del ‘99.
“Se prendiamo il Comune - diceva qualcuno anche grosso - portiamo via i ‘suddici’ dal centro, li mandiamo alle cave di Quarata” riferendosi ad Arezzo Wave.
Il centrodestra vinse e rivinse, sdoganò Arezzo Wave, la manifestazione restò con le sue edizioni più belle: sempre più grande, affascinante e potente.
Nè per gente di sinistra, nè per gente di destra. Per uomini (e donne) intelligenti. Sdoganare...una parola!
Federico Sciurpa

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