Una bella festa, riparatrice, a Carnevale. Mascherata, in Piazza Grande. Una festa che si fa anche se piove. E’ il recupero, in corner, del Comune, per il concerto mancato nelle sei piazze della città l’ultimo dell’anno. Una figuraccia unica in Italia quella dell’ultimo dell’anno, per città delle dimensioni di Arezzo, un posto che in fatto di concerti ha dato lezioni per trent’anni. Ora no. Non è così. C’è solo un pietoso rimpallo di responsabilità. L’assessore De Robertis spiega che “la responsabilità ce l’hanno tutta gli organizzatori come previsto dalla delibera e che coperture migliori stava a loro prevederle”.
Loro sono quelli dell’associazione Melodika che spiegano che “palchi a prova di temporale con 24mila euro a disposizione era impossibile averne.” Come dire che nella delibera non era prevista “copertura” e si è andati avanti sperando nello “stellone”: cielo stellato come fossimo in pieno agosto e qualche grillo che fa ”cri cri” assieme ai botti di mezzanotte. Il grottesco di questa storia - pietosa conclusione a parte, chiaro - è il significato che si dà alla parola organizzatori. L’organizzazione della festa è una, cioè del Comune. Il Comune è l’organizzatore della festa di fine anno: attraverso un bando viene scelto il progetto da finanziare. L’associazione Melodika ha così messo in piedi la festa secondo i paletti del Comune di Arezzo. Se una copertura non era prevista è davvero patetico rimpallarsi responsabilità. Guardando avanti (sarà meglio), ad occhio e croce al Comune di Arezzo resterà la metà del budget previsto per la festa di Capodanno che non si è tenuta. E già oggi, in assessorato, potrebbero venir tirati giù due conti su ciò che rimane e valutare la maniera di come investire quei quattrini nella prossima iniziativa musicale, in piazza. Magari, come accennato, per carnevale. Due parole di chiosa all’associazione Melodika, rappresentata da Luigi Gori, gente che sempre ha lavorato bene e conosce il proprio mestiere: “I ragazzi della nostra associazione che hanno lavorato per un mese non verranno pagati e noi ci abbiamo già rimesso di tasca. Quanto ad un intervento restringendo la festa, una volta che la pioggia veniva giù, soltanto relativo a poche piazze, dico che ormai, con poco tempo a nostra disposizione, non era possibile e c’era il rischio sempre di cominciare e poi dover smettere la serata, pagando gli artisti a prezzo piano anche solo per pochi minuti.” Una pietra sopra, dunque. Ormai è andata,ma non è stato bellissimo. Adesso si pensa a carnevale dunque. Una festa in una piazza sola, curata e originale come Melodika sa certamente fare.
Federico Sciurpa
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