Terzo posto, tredici punti in sei partite, terza vittoria consecutiva. E’ nei numeri la svolta di Galderisi che ha polverizzato l’armata Brancaleone dei sostenitori di Leo Semplici, ormai in malcelata fuga senza dignità. Ma non è solo nei numeri. E’ arrivato anche il successo più sofferto nella partita più difficile casalinga grazie anche ad armi sconosciute fino a qualche mese fa. Ora letali. All’atteggiamento offensivo, alla personalità, si è aggiunta la sapiente tattica del fuorigioco.
L’Arezzo difende alto, cinque metri sotto la propria metà campo e ieri ha mandato in tilt una formazione che ha impressionato per capacità di creare gioco e intensità nel proporlo; però quasi sempre in fuorigioco. Nel lunedì notte che porta all’Arezzo la posizione più alta mai toccata, c’è insomma la consapevolezza di aver cambiato approccio, schieramento, mentalità nell’offendere e, adesso, nel recuperare il pallone (o mettere fuori causa gli avversari). Come nell’azione del gol che ha preso in castagna il Varese. Poi, tutti, davvero tutti in fuorigioco. Alla prossima.
Federico Sciurpa
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