AREZZO - Oggi in Provincia e al liceo. Poi in Comune, in Regione. Lunedì, a conclusione del percorso, l’incontro con la stampa per spiegare, argomentare. Raccontare il senso – morale, storico, culturale e non legale - della petizione per rimuovere la targa al legionario Ceccherelli posta nell’atrio del liceo classico di Arezzo. Firme, a centinaia, che in poche giorni sono state raccolte in Spagna dagli italiani residenti a Barcellona, la comunità più numerosa della città.
I promotori sono da sabato ad Arezzo e lavoreranno alla causa per tutta questa settimana. Qui nella città che dedica una targa al legionario Vittorino Ceccherelli, ospitata fin dagli anni Quaranta nell’atrio del liceo Classico Petrarca. Rappresentano una mobilitazione internazionale gli italiani di catalogna che coinvolge in primis l'associazione "L'Altra Italia" di Barcellona, ma anche settori europeisti catalani di una certa valenza come Horitzó Europa. Si sta anche costituendo un comitato scientifico - formato da ispanisti e storici del movimento operaio italiano di varie università europee con lo storico aretino Giorgio Sacchetti - per organizzare un convegno internazionale di studi storici che racconti e approfondisca la partecipazione italiana al conflitto spagnolo (Brigate internazionali e governativi fascisti). Si svolgerà in due tempi: a Barcellona e ad Arezzo. Per ora però, i firmatari chiedono che la targa a Ceccherelli, il colto legionario aretino che ha combattuto (ed è stato ucciso) dalla parte di Franco e che in Spagna considerano un aggressore, venga portata via.
Come anticipato il valore della petizione non troverebbe riscontro legale: nato fra la gente delle associazioni spagnoli si è trasferito sul web e il suo valore è quello di pressione e informazione: sensibilizzare su una memoria superficialmente spazzata via. Ma è probabile che vada più a fondo. Gruppi consiliari, come in Provincia, potrebbero far propria la richiesta degli italiani di Catalogna e sollevare la questione, avanzando una proposta sul tema, proprio in aula. Lunedì se ne saprà di più, anzi tutto, al termine delle tappe che i promotori della petizione affronteranno in questi giorni della settimana. Certo che questa storia, liquidata negli anni con spaventoso pressappochismo, merita invece riflessione e azione. Decisione. Merita di essere affrontata: per ciò che è, per quello che vale. Un caso internazionale.
Federico Sciurpa
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