Arezzo ha una via dedicata ad Impastato


Da ieri Arezzo ha una via dedicata a Peppino Impastato, ucciso nel 1978 a 30 anni dalla mafia. Peppino è stato un politico e conduttore radiofonico, famoso per le sue denunce, il suo coraggio. Arezzo lo ricorda (con grave ritardo) mentre a Ponteranica  - due mesi fa - il sindaco leghista ha fatto rimuovere l'intitolazione della biblioteca a questo uomo straordinario. Una vita, un simbolo, un valore - quello di Impastato - ancora purtroppo non condivisi. O solo a parole.
Peppino nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio di quell'anno. Succede nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale. L'uccisione, avvenuta in piena notte, riuscì a passare la mattina seguente quasi inosservata perchè proprio in quelle ore veniva "restituito" il corpo del presidente della DC Aldo Moro in via Caetani a Roma.
Alla vita di Peppino è dedicato il film I cento passi di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio nel ruolo di Impastato. Il film è una ricostruzione abbastanza libera dell'attività di Peppino, e i "cento passi" che separavano casa sua da quella del boss Tano Badalamenti sono in realtà solo una metafora usata dal regista.
I Modena City Ramblers hanno inciso una canzone, omonima al film di Giordana, dedicata anch'essa a Peppino, presente nell'album ¡Viva la vida, muera la muerte. In questa canzone c'è un pezzo di Arezzo perchè nel gruppo suona l'aretino Francesco "Fry" Moneti. La via a Impastato è stata approvata ieri dalla commissione toponomastica ed è stata individuata nella zona dove sorge il nuovo Palazzo di Giustizia.
Federico Sciurpa

Nessun commento:

Posta un commento