E’ domenica. E quasi fosse una religione si parla di calcio, famoso “oppio dei popoli”. Stavolta ne vale la pena. Non tanto e non solo per la curiosità della prima partita del nuovo allenatore dell’Arezzo; vada come vada, meglio se subito con una vittoria. Quanto per l’avvio di un progetto che parte soltanto oggi con Galderisi in panchina. Una pianficazione richiesta, invocata da tutti, dopo una miriade di direttori sportivi “scriccati” e parecchi tecnici scaraventati via negli anni. L’Arezzo che però, è sempre in serie C1.
Un progetto che prevede l’Arezzo in serie B, nel giro di due anni, magari subito. Un traguardo da tagliare grazie all’identità di vedute. Quelle che – con abbondante eufemismo – non c’erano fino a domenica scorsa con l’ex allenatore Semplici che invocava pubblicamente “fazzolettini” per le lacrime di Ceravolo (il diesse) dopo una vittoria e col diesse in palese rotta di collisione col trainer che non aveva scelto, ma non aveva rimosso. Stavolta almeno, tutto è chiaro. Il diesse che ha cinque anni di contratto in amaranto (una mosca bianca) si è scelto il suo tecnico e il lavoro può dirsi ad una sorta di “anno zero”. Anche nella gestione, nella valorizzazione dei giocatori. Quelli che (alcuni importanti) altrimenti fra qualche settimana erano pronti a fare le valigie appena disfatte. Uno fra questi è l’argentino Erpen. E’ un esterno del tridente per caratteristiche fisiche e tecniche (non è una scoperta, questa); poi è bravo, professionista e si adatta a tutto, anche a venire schierato come tre quartista o a centrocampo come è successo ultimamente (scampoli di partita). Ma l’ex allenatore non faceva il 4-3-3 e uno dei colpi dell’estate inseguito da mezza serie B, era così pronto a cambiare aria. In parte lo stesso discorso per Croce, quello che guadagna 300mila euro a stagione e che attraverso una lettera chiedeva il reintegro. Se non veniva convocato la colpa non era solo dell’ex allenatore crediamo, solo che oggi è nella lista dei 22 di Viareggio e con l’ex tecnico, in quel modulo, avrebbe fatto solo il difensore di fascia. Magari l’attaccante, non sappiamo. Così come una considerazione vera, limpida nella gestione, la merita anche il giovane e talentuoso Maniero, il ragazzo “puntero” che ha fatto due reti in due partite diverse da sei punti per l’Arezzo, col premio di ritrovarsi a scaldare la panca, regolarmente, la domenica successiva al posto di un improbabile Fofana. Insomma, questa domenica comincia la marcia verso la chiarezza, il cammino nella ricerca di un traguardo condiviso, in rapporti e gestione. Un progetto che va ben oltre la partita di una domenica. Questa.
Federico Sciurpa
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