Conticini amministratore da record


Luca Conticini ha compiuto 23 anni due giorni fa. Da cinque mesi è vice sindaco del Comune di Bibbiena, il più giovane degli amministratori usciti dalle ultime elezioni. Le sue deleghe: cultura, turismo, rapporti con le associazioni di volontariato e sistemi museali, la sua convinzione: nel momento nel quale tanti giovani rifiutano la politica, si può, si deve invece, cavalcarla. “Quando accettai di partecipare all'avventura della lista civica a Bibbiena - spiega Conticini - certamente avevo, come del resto tutti gli altri, grande entusiasmo. Sentivo dentro che ce la potevamo fare, ma mai mi sarei aspettato di essere chiamato a ricoprire un ruolo così importante.”
Perché ci si butta in politica, a 20 anni? Lei viene dal volontariato, non da una segreteria.
“Sentivo il bisogno di contribuire a modificare le regole del gioco, rompere la modalità ideologica con cui si sono formate in passato le decisioni, di riempire di contenuti i termini “partecipazione” e “trasparenza”. C'era anche la voglia di testimoniare la mia esperienza nel mondo dell'associazionismo provando a trasmettere l'entusiasmo tipico dei giovani ad un mondo politico bibbienese che non aveva mai avuto il coraggio di rinnovarsi.”
Facile a dirsi, difficile a farsi.
“Beh, in questo senso due sono gli aspetti più difficili. Il primo tecnico: entrare, più rapidamente possibile, nei meccanismi che regolano il Comune cercando di comprendere la reale situazione “ereditata” dalle precedenti gestioni. Il secondo, più personale: trovarsi in contesti che non conosci nei quali spesso non sembra prevalere la forza delle idee, ma l'interesse di parte. Se non sventoli la bandiera giusta o non ti riconosci nel colore prevalente, allora le tue idee non hanno nessun peso. Certo la politica, anche quella locale, ha le sue ritualità, ma prima di queste viene l'interesse comune.”
Dice insomma, che vale ancora la pena battersi.
 “Certo ci sono difficoltà, ma ogni persona che incontro, che saluto, che mi incoraggia e, perché no, che critica riesce a darmi la carica per lavorare ancora con più determinazione.”
Lei e la lista che rappresenta siete stati premiati per cambiare. Mica semplice. Sarete giudicati per questo.
 ” Essere i fautori reali del cambiamento in Casentino, dice. Così abbiamo avviato, ad esempio, un confronto sulla gestione dei servizi delegati alla Comunità Montana. Vogliamo ridiscutere l'assetto complessivo dei servizi e non intendiamo farci gestire da una maggioranza che vorrebbe escluderci e che riesce a produrre costi elevatissimi a carico dei nostri concittadini. Il turismo come risorsa economica e culturale del nostro territorio Il tema principale per un amministratore che si trova a dover operare in un contesto da sempre governato dalla stessa classe politica è quello di doversi collocare all'interno di iniziative, di scelte, di piani, di progetti già in essere.”
Che vuol dire?
“ Molto spesso i progetti non sono condivisibili, le scelte non rispettano la visione e neppure l'impostazione in cui si crede, ma ci troviamo a metà del guado: finanziamenti già previsti e progetti già iniziati e allora nasce spontaneo il problema di cosa fare.”
Ad esempio?
“ Sviluppo turistico del Casentino. Questo è un tema infinito, ne parliamo da decenni; tema che entusiasma e deprime, una cosa certa è che considerando le immense risorse investite, non c'è stata certo una ricaduta, un ritorno sufficiente. In periodi critici come quelli attuali aver avuto un settore trainante sarebbe stato straordinario, purtroppo non è così. Perché non ci sentiamo di aderire alle scelte che negli anni la Sinistra ha compiuto in questo settore; gli aspetti non condivisibili sono molteplici, ma tra essi alcuni appaiono addirittura eclatanti.”
Andiamo sul concreto, Conticini.
 "Le strutture recettive sono state impostate su una dispersione enorme; micronizzare l'offerta è stato deleterio, siamo nelle condizioni che manca un nucleo recettivo in grado di dare risposta alle nuove esigenze di turismo. Manca un centro capace di dare ospitalità anche alla gita di un pullman, figuriamoci a centri per il benessere, spa , che in questo momento sono trainanti.”
Il progetto alternativo?
“Adesso occorre un impegno perché tutto non finisca in un "bagno di sangue" emarginando economicamente e culturalmente ancora di più Bibbiena e il Casentino. Sono convinto che per cercare di porre, anche parzialmente, rimedio a questo stato di cose occorra modificare radicalmente l'angolo di visuale: quello che non è stato fatto a livello di strutture, occorre farlo a livello di persone. Quindi la proposta è investire massicciamente nella formazione di personale specializzato.”
Nel senso?
“Che occorre formare tutta una serie di figure specializzate e qualificate: serve una formazione, a tutti i livelli a 360 gradi, sono necessari contatti con le scuole alberghiere, devono essere organizzati stage, seminari, corsi di formazione; questo significa muoversi in termini di filiera. Si tratta di una inversione di marcia significativa che magari produrrà minori relazioni clientelari perché non si distribuiscono solo contributi a pioggia, ma che avrà il coraggio di immettere massicce energie investendo sulle persone.”
In campagna elettorale avete preso impegni importanti.
“E un ulteriore obiettivo è quello di lavorare per concretizzare gli impegni che ho assunto durante la campagna elettorale, in particolare per la rivitalizzazione del Centro storico di Bibbiena e per la riqualificazione dell'abitato di Bibbiena Stazione. L'unica vera aspettativa che oggi ho è quella di non tradire la grande fiducia che ci hanno concesso i bibbienesi.”
Come?
“Se sapremo unire le nostre energie, se riusciremo a valorizzare le intelligenze che questo territorio esprime, se saremo determinati nel debellare i meccanismi di potere che fanno gli interessi di pochi allora avremo davvero rispettato il mandato elettorale.”

Federico Sciurpa

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