Luca Martini è un campione. E’ il miglior sommelier d’Italia: uno che può guardare tutti dall’alto in basso. Può, ma non vuole. Anzi si mette fra gli ultimi per aiutare la causa di una amica alla quale il destino ha portato via l’abitazione. Una sopravvissuta, Irene, all’alluvione di Messina di un mese fa. Luca compie un gesto concreto, martedì sera, per permettere a Irene di ricostruirla quell’abitazione spazzata via dal fango. Un posto dove sono cresciute quattro generazioni, inghiottito in un attimo. Trascinata dal fango anche Irene, assieme alla sorella: pensavano, entrambe, alla fine dell’altra.
A notte fonda si sono scoperte vive, la pelle salva, la vita distrutta. Ma si può ricostruire. martedì dicevamo, Luca Martini nel suo locale, l’Osteria da Giovanna, ha organizzato una cena di solidarietà. Si spendono cinquanta euro a testa e tutti i soldi andranno a ricostruire la casa di Irene. L’iniziativa si chiama “Fuori casa: una cena per Irene”. L’appuntamento è a La Pace, via Anconetana. Il miglior sommelier d’Italia assieme alla sua famiglia, ha chiamato gente e ditte dell’enogastronomia, di primo piano che hanno risposto sì. In primis il maestro Carmelo Chiaramonte, poi l’Antica Macelleria Fracassi, Donà dei Monti, Chef Dedè. E per i vini Feudo Maccari,Biondi, Fattoria di Gratena, Girolamo Russo, Occhipinti, Tasca D’Almerita. Il menu è creativo, invitante, fantastico e vede la Sicilia in primo piano. Assieme alla solidarietà. “Un gesto concreto - spiega Luca - che ci siamo sentiti di fare nel nome di una amica. Una cena alla quale risponderanno in tanti.” Nell’invito alla serata una frase eloquente: “la masticazione consolatoria del cibo altrove. Qualche volta, improvvisamente senza tetto. Lacrima e pioggia diventano goccia sola. Un goccio di vino, una mano che ne afferra un’altra. La mano porta alla vita, al cibo affettuoso, al banchetto degli amici che preparano una cena per un’amica.” Soldi, aiuti per vedere un’altra casa che si tira su e quelle due ragazze che ritrovano il sorriso anche grazie a questa cena spensierata di gente lontana, ma vicina nell’anima. Irene e la sorella dicono solo: “abbiamo perso tutto, ma dobbiamo cercare di andare avanti e ricostruire un nuovo futuro.” Da sole certo, si comincia da dentro, ma serve aiuto, occorrono i fatti. Quello che si svolgerà fra due giorni (sono disponibili ancora posti, rivolgersi a cibo@dagiovanna.com) all’osteria che Giovanna porta avanti, assieme ai suoi come, se invitasse ogni volta gente a mangiare a casa, intende centrare un risultato solido con tutti i proventi per questa causa. E’ anche l’occasione per apprezzare una enogastronomia di eccellenza: rara e popolare. Anche per questo, si diventa campioni
Federico Sciurpa
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Grazie mille, Federico!
RispondiEliminaDi cuore..
Valeria