Vittorino Ceccherelli, medaglia d'oro, caduto in Spagna. Nella lapide dell'atrio del liceo classico c'è scritto questo. L'hanno letto generazioni di aretini, ma pochi sanno chi era il legionario, da quale parte combatteva e che in Spagna c'è un movimento che quella targa vuole rimuoverla: lettere, raccolta firme. Un caso internazionale. Assolutamente da rimuovere. Il Corriere di Arezzo anche questa mattina si occupa della vicenda.
Il collega David Mattesini ha fatto parlare i ragazzi del liceo e il preside, si apprende che la targa fu messa su dal regime forse nel 1942 e che il quotidiano spagnolo El Pais si sta occupando della questione aretina. Ecco di seguito uno dei pezzi pubblicati oggi dal Corriere sul caso Ceccherelli.
Il liceo Classico intitolato a Francesco Petrarca, è forse la scuola con più tradizione in tutta la Provincia. Qui intere generazioni di studenti, come chi scrive, si sono susseguite una dopo l’altra. Un incrocio immenso di storie e vite vissute spesso antitetiche nei loro sviluppi, scelte diverse con lo stesso punto di origine: basti pensare al legionario Vittorino Ceccherelli, aviatore dell’Italia fascista morto durante la guerra civile spagnola e Camillo Berneri, l’anarchico, ex studente nel 16’ - ‘17 del liceo, caduto sempre in Spagna, ma sul fronte opposto, ucciso dai sicari di Stalin. Il secondo è stato quasi dimenticato, il primo è ricordato con una targa nell’atrio del Classico, che ha scatenato le ire degli italiani che vivono a Barcellona, che dopo averne chiesto la rimozione alle autorità italiane, comprese Regione, Provincia e Comune, hanno precisato: “Solo in Catalogna, i bombardamenti condotti dall’aviazione italiana, sulla popolazione civile, hanno prodotto oltre settemila vittime”. Una storia ignorata dai più, su cui adesso iniziano ad interrogarsi gli stessi studenti del Petrarca. “Vedo tutte le mattine quel monumento quando entro a scuola, ma l’avevo semplicemente preso come un monumento ai caduti sia della prima che della seconda guerra mondiale - ci spiega Anastasia Cottini del quarto anno - Quando ho sentito della polemica emersa sulla targa a Ceccherelli, mi è subito venuto in mente del recente dibattito sulla rimozione della targa intitolata a Peppino Impastato. Caso diverso è chiaro, ma anche in questo caso credo che sia necessario prima di tutto chiarirne il significato, soprattutto coinvolgendo gli studenti, anche perché credo che molti ignorino il contesto storico di riferimento. Personalmente ho più di qualche dubbio sul significato che possa avere avuto il conferimnento di quella medaglia d’oro alla memoria, ma questo è secondario. Non credo che sia giusto un monumento commemorativo di questo tipo, senza spiegazioni”. Ed è proprio quella “medaglia d’oro”, inserita nella targa del legionario italiano, che aveva già incuriosito gli studenti. “ Ci piacerebbe prima di tutto capire il contesto in cui è stata conferita”, continuano Lorenzo Misesti e Federico Montini, sempre del quarto anno. E prima di tutto, è proprio la proposta di un’incontro che spieghi il contesto di riferimento di tutta la guerra civile spagnola, a trovare favorevole il Preside Giampiero Giugnoli: “Personalmente sono amareggiato di tutta la polemica - ci spiega il Preside - Anche perché quel monumento è intitolato a tutti gli ex studenti caduti nel periodo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale. E nella nostra scuola l’aula magna è intitolata ad un caduto della Resistenza antifascista come Pio Borri, così come anche il mio ufficio è intitolato ad un’altro come Sante Tani. Siamo ovviamente favorevoli anche ad una conferenza per spiegare un pezzo di storia importante”. Ed eccoci al punto più politico, la possibile rimozione o integrazione della targa. “Siamo disponibili - continua il professor Giugnoli - anche a partecipare ad un tavolo di confronto promosso da Provincia e Comune, che prima di tutto stabilisca delle regole precise per tutte le scuole. In questo caso, l’idea potrebbe essere un pannello integrativo anche in legno, che spieghi l’intero monumento e non solo la targa a Ceccherelli. La rimozione, non gioverebbe alla memoria di nessuno”
David Mattesini
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la rimozione della targa sarebbe una buffonata incredibile...che gli spagnoli guardino a casa propria.
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