Siamo ai primi atti della vicenda, ma qualcosa si stringe. E anche in maniera definitiva. Si cerca insomma una soluzione su quella targa dedicata al legionario Vittorino Ceccherelli posta nell'atrio del liceo classico. Una dedica al “caduto in Spagna”, dalla parte di Franco, che non poche indignazioni ha sollevato in Spagna, mentre per un altro caduto di Spagna (nel fronte opposto) Camillo Berneri (ucciso dai sicari di Stalin "amici", nella foto), pure lui studente dello stesso liceo, le istituzioni mai hanno ai fatto niente.
Il consigliere comunale del gruppo Sinistra Marco Paoluccci, chiede un tavolo di confronto sull’argomento con Comune, Provincia e liceo.
“La targa - dice - è nella scuola più prestigiosa della città e il dibattito è cresciuto in intensità nella stampa, nel mondo politico, fra i cittadini. Il momento è maturo per un incontro tra preside del Liceo Classico, in nome dell'autonomia dell'istituto, e i rappresentanti della Provincia, ente competente alla manutenzione scolastica, e del Comune di Arezzo, proprietario dell'edificio.” In primis affrontare il problemino diplomatico della targa, ma anche informare. “Un tavolo congiunto - spiega Paolucci - dove parlare della targa, confrontarsi sul tema specifico e ragionare su soluzioni quali la sua rimozione o l'apposizione di una targa ulteriore, accanto all'esistente, dove venga chiarito il ruolo dei fascisti nella guerra civile spagnola e siano esplicitate le ragioni di chi combatteva per il legittimo governo repubblicano e chi per i golpisti del generale Franco. Ce lo chiede la nostra sensibilità di democratici, ce lo chiede a gran voce la comunità italiana che vive in Catalogna, la regione spagnola dove più efferata fu la violenza fascista e dove la celebrazione di Vittorino Ceccherelli è vissuta come un'infamia.” Paolucci conclude affermando che “la città di Arezzo è stata capace di sollevare un dibattito che può rivelarsi, questo è l'auspicio, occasione di una sua crescita culturale. Siamo rimasti infatti colpiti dalla superficialità e dal revisionismo con cui viene ancora trattata la storia tra le due guerre mondiali, il ruolo e la tragedia della dittatura mussoliniana e dei totalitarismi europei.”
Federico Sciurpa
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Credo che il silenzio su Berneri faccia molto pensare. Bene Sciurpa che lei ha il coraggio di prendere in mano questo argomento. E non resterà solo
RispondiEliminaDi Berneri, attraverso il Corriere di Arezzo che mi onoro di coordinare, mi sono occupato già qualche mese fa, quando su facebook è nato un gruppo. Allora ho cominciato a cercare e ricercare e a chiedere giustizia per la sua memoria informando chi non sa. Peggio ancora, chi non vuol sapere. Grazie per il fatto che non solo solo, probabilmente sono solo l'ultimo e questo mi consola per il domani.
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