Arezzo, il guanto della sfida alla B



Ci sono vittorie e vittorie. Quella di ieri porta tre punti e dice tante cose. La prima è che ora non si può più bluffare: l’Arezzo è davvero una delle squadre più forti di questo campionato e col pieno di Foligno può volare ora sopra Paganese e Como (trasferta) per il primo assalto alla B. Il successo (primo in trasferta) di ieri al Santo Pietro rivela insomma, un Arezzo da primissimi posti. Lo si sapeva già sul piano potenziale, ma ora il campo fornisce certezze invece che indicazioni, mere impressioni. Nella partita che doveva confermare Leonardo Semplici (“Mi sono riconfermato per altri sette giorni” fa con una battuta in sala stampa), arriva anche molto di più: la convinzione che gli amaranto dispongono di un organico davvero importante, in particolare sul piano tecnico e dei ricambi. Ciò in relazione anche a certe (molte) formazioni della categoria. Vedi Foligno, appunto. Una squadra, quella biancazzurra, strapazzata (brividi iniziali a parte (se un gol si prende pazienza, basta rifarli come ieri) permettendosi il “meglio pezzo” che è Erpen in panchina per tutta la partita, Fofana fuori per infortunio da diverse settimane, Croce che gioca con la Berretti (sabato),Miglietta e Togni come riserve da far entrare all’occorrenza. A proposito di quest’ultimo, il brasiliano è stato decisivo a Foligno: si fa male uno dei tre centrali (Mezzano) dopo manco venti minuti, e l’allenatore fa entrare lui, un centrocampista. L’inerzia della partita così cambia di colpo.
Amaranto col 4-4-2, belli carichi: beccano un gol ma ne rifanno due nel primo tempo, il pareggio proprio con Togni, di testa. Nella ripresa non c’è partita. Solo Cavallino. Dal Santo Pietro torna così un Arezzo senza maschera, un allenatore più solido sulla sua panca. Il tecnico proprio nella domenica più delicata ha avuto la fortuna (forse) di abbandonare l’ostinata idea - nata nella partita sbagliata ma vinta contro il Sorrento - di giocare con cinque difensori. Anche perché domenica in casa contro la Paganese che è ultima, c’è aria di tris, tanta voglia di far girare ancora la testa ai tifosi con nuovi tre punti che lancino l’Arezzo in orbita. A partire dalla testa di Togni, dalle briglie sciolte, dai fantasmi da non andare a prendere più col retino. Peggio ancora, con cinque difensori. Foligno insegna.
Federico Sciurpa

3 commenti:

  1. Bisogna mantenere i piedi x terra xkè ci è capitato altre volte di fare queste grandi imprese e dopo di cadere in una profonda crisi
    Alessandro Ciancio

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  2. Ce la fa se arriva primo
    Stefano Avanzati

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  3. Forza ragazzi! Arezzo! Arezzo! Arezzo!
    Francesca D'Urso

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