Arezzo, i nuovi allenati per la B


L'ultima in classifica da battere, in casa, domenica prossima, un allenatore confermato che è da solo al terzo posto in classifica, il morale alto per il 4 a 1 a Foligno (primo successo fuori casa amaranto) e tanti giocatori importanti. L'Arezzo comincia ad avere consapevolezza della propria forza. Segnano i "vecchi", piacciono i nuovi. Francesca Muzzi, in questo pezzo del Corriere di Arezzo, ha scoperto che quelli appena arrivati in amaranto, sono già allenati per la serie B. La categoria dalla quale vengono.
Il 4-1 a Foligno, il terzo posto solitario in classifica, il paragone con l’Arezzo di Mario Somma: insomma il cocktail di entusiasmo è servito. Gli amaranto si risollevano dal dopo Lecco con la prima vittoria in trasferta a suon di gol. Finalmente un successo che ha convinto tutti. Anche il presidente Mancini che appena una settimana fa aveva chiesto al tecnico Semplici non solo i tre punti, ma anche il bel gioco. Sono arrivati entrambi. E adesso, anche se il direttore Ceravolo fa il pompiere, sognare si può. L’Arezzo comincia a prendere forma. Dopo otto giornate, Semplici ha cominciato a modellare schemi e giocatori. Certo, adesso serve continuità, specialmente fuori casa dove alla vittoria di Foligno ne devono seguire delle altre per incamerare punti e dare l’assalto alla vetta. “Abbiamo un grande gruppo - ribadisce il presidente Mancini - Un gruppo che mi fa ricordare quello di Mario Somma”. Cioè quella squadra che nell’aprile del 2004 vinse il campionato e andò dritta in B. Ma, guardando negli archivi, le analogie con quella stagione - per il momento - se ne trovano ben poche. A cominciare dal gioco. Somma sfruttava in pieno le fasce - aveva giocatori con cui lo poteva fare, vedi Pasqual e Teodorani - mentre Semplici preferisce un gioco più nel mezzo. L’Arezzo di quell’anno dopo otto giornate aveva 21 punti - solo una sconfitta e testa della classifica - l’Arezzo di oggi ne ha 15. Stessi gol invece per Chianese e Serafini, entrambi dopo otto giornate sono a quota sei. Insomma poche analogie, ma forse ce n’è una che le accomuna. Sia l’allora direttore sportivo Vittorio Fioretti che quello di oggi, vale a dire Franco Ceravolo, dopo avere rivoluzionato le squadre precedenti, hanno costruito formazioni per arrivare subito in alto. E così quest’anno sono arrivati molti giocatori che appena un anno fa giocavano in serie B. - Allenati a vincere. Si può dire che alcuni di loro sono allenati a vincere i campionati. Vedi per esempio il portiere Mazzoni, il difensore Rizza e l’argentino Erpen. Mazzoni e Rizza hanno conquistato la serie A con il Livorno appena una stagione fa, mentre Erpen due anni fa vinse il campionato di C1 con la maglia del Sassuolo. Ma oltre a questi ci sono anche Pecorari, la scorsa stagione in B con l’Avellino, oppure Venitucci che ha passato l’ultimo anno tra Mantova e Avellino sempre tra i Cadetti. Senza dimenticare giocatori d’esperienza che oltre la B hanno giocato anche in A: come Coppola e Music. Giocatori che quest’anno hanno scelto di scendere in B per tornarci con la maglia dell’Arezzo. Ceravolo (leggi intervista a fianco), dice che conosce bene il valore di questa squadra e dei singoli e che per lui non è dunque una sorpresa questo Arezzo. E non è nemmeno un segreto che al tecnico Semplici sia stato chiesto di vincere subito. Insomma questo Arezzo non sarà lo squadrone ammazza record di Mario Somma, quello che andò in B con tre giornate di anticipo, ma comunque sia ha un organico che forse non ammazzerà il campionato, ma di sicuro regalerà delle belle soddisfazioni. Adesso, non resta che dare continuità alla prova di Foligno e ai risultati. Sette dei nuovi amaranto sono scesi dalla B e si allenano per tornarci. Gli altri sono pronti ad andarci

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