Arezzo, coraggio e pazienza

Agosto è il mese dei buoni propositi. Le stelle che cadono, i grilli che cantano, mille cose da fare per l’inverno. Fra queste anche vincere un campionato. I sogni non costano niente (citazione), tuttavia sull’Arezzo d’estate si possono fare discrete puntate, anche col rischio calcolato di perdere diverse fiches. Male che vada rimarrà comunque qualche cosa per il futuro: una squadra giovane su cui lavorare; da queste parti dove nulla si è costruito è già qualche cosa. Cioè parecchio. Ad agosto si sogna insomma, e diciamo che è giusto, con la preghiera di non farsi aspettative sbagliate e di non lasciarsi andare ad attese messianiche fuori dalla realtà. La squadra che comincia oggi il campionato (fuori stagione direte, vero) non è fra le favorite del campionato, ma certo un complesso molto interessante, un collettivo da scoprire, un gruppo “da compiersi” le cui forze sono allo stesso tempo i suoi limiti. Ci sono ragazzotti forti anche di brutto che cercano spazio e a stare fuori non ci stanno, i vecchietti sono pochi ma invocano il rilancio e non la pensione, come Coppola e Music. Ceravolo ha pescato insomma gente con i “jeans”, che morde e con la fame di riuscire: il risvolto della medaglia - al quale non vogliamo pensare ma che va calcolato - è che senza affiatamento ed esperienza gli inciampi possono diventare rovinosi. Semplici (un vincente), che è stato a Figline dove le squadre si fanno a pane e salame e coca cola, da tempo ha annusato il difetto. “Ci vorrà di perdere qualche partita - ha detto in settimana - non perché bisogna perdere, ma perché a questi ragazzi farà bene.” Qualche botta insomma, per forgiare un gruppo che ancora gruppo non è (arrivi scaglionati) e tirare su di condizione gente che ancora i 90 minuti non ce l’ha (da Fofana allo stesso Coppola). In una parola trovare una amalgama. L’identità, le certezze tattiche, questo Arezzo passato per un sano repulisti dal diesse all’ultimo della panchina (e non è finita) fin qui le ha dimostrate. Da oggi la prova dei tre punti. Pazienza e coraggio, ma sognare non è vietato.
Federico Sciurpa

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