Il Valdarno si mobilita per portare Matteo Sterbini alla finale di Champions League il 22 maggio a Madrid.Matteo ha venti anni e si muove in una sedia a rotelle, ha l'Inter nel cuore e il babbo e gli amici lo portano in giro per gli stadi d'Italia. Ma a Madrid è dura, durissima per un disabile.
Il suo caso è stato sollevato perfino da Adriano Sofri, sul Foglio, che per Matteo si è rivolto direttamente al presidente dell'Inter Massimo Moratti.
Intelligente, amante del calcio, fede nerazzurra (sul profilo facebook scrive "orientamento religioso Inter", appassionato di cinema e di musica, Matteo vive con coraggio il suo handicap.
Affetto da Spinabifida, una volta scoperta la malattia non si è buttato giù: tanti amici, mille interessi, operazioni affrontate col sorriso sulle labbra. Uno, Matteo, che la vita se la vuole vivere insieme a tanta gente che gli vuole bene. Anzi, fa del suo motto "viva la vita". E ovviamente, viva l'Inter.La segue dove può, la Beneamata. Ma stavolta, nella partita più importante, quella attesa da anni, non si può. Dura per chi ha una sedia a rotelle. Diciamo, al momento, impossibile. "Ho controllato anch'io in rete - dice Sofri sul Foglio a proposito del caso di Matteo - le modalità dell'acquisto dei biglietti sembrano piuttosto proibitive per chi non è in gran forma. La pregherei - afferma rivolto a Moratti - di controllare anche lei, per tutti quelli che non sono in gran forma, e per Matteo."
Tanti amici, perfino rappresentanti delle istituzioni, si stanno occupando di questo che forse non è un caso. Forse un diritto, di certo un regalo.
Federico Sciurpa
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