Una voce tira l’altra e arriva fino alle orecchie di Don Alvaro, fin su in Cattedrale: “lo spostano, hanno già deciso di dargli un altro incarico”. Don Alvaro ci scherza un po’ sopra, ma fino a un certo punto: “Ha presente quando un presidente conferma un allenatore, beh, a spostarlo poi è un attimo ed è sempre l’ultimo a saperlo.”
Non ci sono riferimenti, se non all’Arezzo di cui è padre spirituale, nelle parole di uno dei preti più amati di Arezzo, 20 anni (quasi) in Cattedrale, il parroco che custodisce la Madonna del Conforto.
Solo che le voci che lo vogliono insistentemente da un’altra parte diventano incontrollate e Don Alvaro spiega che “arrivano anche a lui, inutile nasconderlo, ma in tutta verità lui non sa niente di nuovi progetti preparati per lui”. E che in ogni caso, ripete, “sarò l’ultimo a saperlo”.
Come il marito cornuto, questo lo diciamo noi.
L’indiscrezione, che si augurano rimanga tale, ha messo in agitazione tanti fedeli. Un tam tam che si trasferisce perfino nei siti internet. Don Alvaro, d’altra parte,non è solo il parroco della cattedrale, il padre spirituale degli sportivi, un grande comunicatore della parola di Dio, ma è conosciuto fuori dai confini della provincia e della regione, anche per essere riconosciuto esorcista . Un prete di campagna, don Alvaro Bardelli, radicatissimo in città, uno che sta in mezzo alla gente, è incisivo, non ricorre alla retorica.
Al cuore arriva dal pulpito il ricordo di Chicco Luzzi, il ragazzino con la racchetta in mano stroncato a 28 anni dalla leucemia, il giorno del suo funerale poco più di un anno fa. “L’aretino sempre pronto a ruzzare” dice don Alvaro descrivendo Federico, un aretino vero, guascone, inavvicinabile solo per il mondo della televisione.
Non sappiamo se è stato tutto deciso su Don Alvaro Bardelli, ma solo tante voci, per uno così sempre in mezzo “all’attualità” con un tratto riconoscibilissimo e carismatico, fa pur sempre notizia. La più bella sarebbe quella di rivederlo ancora lì, con la squadra dell’Arezzo che comincia il campionato, le cerimonie per il Saracino, nella cappella della Madonna del Conforto. Ma quello che diciamo noi ignora disegni altissimi “che soprattutto io” per dirla con don Alvaro Bardelli “saprò solo per ultimo”.
Federico Sciurpa
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Complimenti vivissimi per l'articolo sul Corriere dell'eventuale trasferimento di Don Alvaro. E' stata davvero una "mano santa" che ha dimostrato al vescovo e a tutti noi, quanto sia importante Don Alvaro.
RispondiEliminaComplimenti anche per questo sito curato e aggiornato puntualmente.
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RispondiEliminagrazie anche da parte nostra !!! ma continuate a vigilare perchè la decisione è stata presa veramente , troppi presbiteri lo vogliono fuori dal duomo compreso uno in alto.
RispondiEliminafatevi sentire voi che potete e insieme diamogli battaglia ... per quello che possiamo !
Se "le voci lo vogliono insistentemente da un’altra parte", a mio avviso, NON può significare altro che farlo Vescovo e quindi trasferirlo in altra città. Così sarebbe finalmente esorcista senza dover chiedere la nomina al suo Vescovo ;-) Tuttavia sarebbe un GROSSISSIMO dispiacere per migliaia di fedeli che lo perderebbero come padre spirituale e punto di riferimento, me compreso.
RispondiEliminaPace e Bene.
Massimo Conti.