Banca Etruria, Faralli: lacrime e soldi


AREZZO - Le “truppe” arrivano quando la guerra è già finita. Di più, nel giorno che si ratificano i conti di una battaglia “fatta in casa” che solo il Corriere, mesi fa, si è trovato a raccontare quando i conti si rendevano. La battaglia della fine dell’era Faralli dopo trent’anni di guida di BancaEtruria, il timone a Giuseppe Fornasari e, ieri, l’elezione appunto del presidente storico a presidente onorario in assemblea.


Un giusto e degno riconoscimento. Dettagli davvero ormai, tanto che con quattro voti contrari e cinque astenuti su oltre 1200 presenti, Faralli ha ottenuto la carica e a niente sono valse (nemmeno sfiorate) le polemicucce sulle dimissioni del consigliere Soldini alla vigilia dell’assemblea.
Ormai sembra tutto tardivo nel creare beghe dentro l’istituto di credito, quelle sopite da anni e proprio ora risolte. Anche con le lacrime di Elio Faralli che nel suo discorso più bello - tanto erano freddi anche se di contenuto gli altri del suo mandato da leader - si scioglie in lacrime quando alla fine dell’intervento dedica al figlio e alla moglie che non c’è più, la compagna di oltre mezzo secolo di vita, questa investitura.
Un ruolo di collaborazione ora lo spetta, lacrime e soldi. Le decisioni spettano al Cda che dovrà reintegrarlo assieme a Soldini (per cooptazione).
“L'impegno con cui Faralli ha contribuito in maniera significativa all'affermazione del Gruppo Banca Etruria nel panorama creditizio nazionale e le particolari benemerenze ottenute nel movimento delle Banche Popolari - dice ufficialmente la Banca - hanno trovato il pieno consenso della compagine sociale alla sua nomina.”
E per questo “non è previsto alcun risarcimento” spiega a fine assemblea il presidente Giuseppe Fornasari, allegra cravatta amaranto in vista “ma un premio”. Faralli infatti, si è dimesso da tutte le carica ricoperte e così gli è stato anche riconosciuto un premio alla trentennale carriera ed un emolumento straordinario di complessivi 1,3 milioni di euro.
Faralli collaborerà con il Cda, parteciperà da consulente pesante agli indirizzi della banca. Per questo avrà un corrispettivo annuale di 120mila euro per patto di non concorrenza della durata di cinque anni.
Una sorta di esclusiva. Faralli esce fra gli applausi mentre Fornasari, è quasi l’una, va al secondo punto dell’ordine del giorno, la nomina del Prof. Felice Emilio Santonastaso nuovo Consigliere di Amministrazione.
Una pagina si è chiusa, anzi si è aperta.

2 commenti:

  1. Tu caro Sciurpa, voi del Corriere di Arezzo, ce l'avete sempre raccontata come stava la storia di Banca Etruria. Altri se ne sono accorti nel giorno della festa, della pace, come dice lei.
    Con stima Ferruccio

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  2. Il complimento spero di meritarlo assieme a tutta la redazione. Il complimento va a chisa leggere, però. Come lei.

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