Neo-On ora organizzi il Capodanno

Federico Sciurpa




L’idea non è nostra, la rivendiamo così come l’abbiamo raccolta ascoltando l’unica radio di Arezzo e piacerà a tutti perché ha il pregio della concretezza: organizzare il capodanno aretino con la creatività delle associazioni aretine.
I “ragazzi” insomma, che ormai da due mesi chiedono spazio e visibilità - “dignità di esistere” come sintetizza Mauro Valenti - potrebbero subito mettersi al lavoro con un regalo di svago culturale alla loro città. Quello dell’ultimo dell’anno. La proposta l’ha lanciata proprio Valenti, patron del fu Arezzo Wave adesso Italia Wave a Livorno, nel corso di una intervista alla storica trasmissione “al ritmo dei tuoi passi”. L’emittente è ovviamente Arezzo Wave International, voce trasversale, libera e indipendente, che sa guardare le dinamiche cittadine con pluralismo e schiena dritta. Il patron qualche concertino in vita sua l’ha organizzato, non dispensa consigli, a domanda risponde in maniera chiara. E ai ragazzi di Neo-on indica la via dell’operatività (“le riunioni sfiniscono, alla fine non ti ricordi nemmeno il tuo nome”) ai “ragazzi” che hanno preso coscienza della propria arte, fin qui dispersa a favore del Play pigliatutto senza essere asso. “Se rientra nei loro programmi - spiega Valenti che sta per partire per gli Stati Uniti - i ragazzi delle associazioni si mettano in moto per far vedere di cosa sono capaci, e senza dubbio sanno fare tanto e bene. Ci sarà un bando no, per l’ultimo dell’anno.” Intanto i ragazzi martedì incontrano Lucia De Robertis per tracciare - dopo una doppia seduta di discussione nei giorni scorsi - le linee di un progetto importante che rimetta in primo piano, da protagonisti, i Festival aretini. Dalle parole ai fatti insomma; vedere già un capodanno con Neo-on che lo organizza, sarebbe un bel segnale, con un risultato pratico di sicuro rilievo, una immagine bella e vitale delle migliori risorse di Arezzo. Questo in attesa di un irrinunciabile contenitore estivo innovativo che rimpiazzi un Play che ha ormai esaurito la sua spinta - nata male - di improbabile imitatore di Arezzo Wave, l’originale. Se non ci saranno bluff, se nessuno dei “ragazzi” farà passi indietro per una promessina di vana gloria per le sue serate, crediamo che la montagna partorirà molto più di un topolino. Magari con un brindisi per capodanno fatto come si deve, assaggio intelligente di un anno “vivo”, colto. Lo immaginiamo così, ma basta davvero poco per renderlo vero. Basta crederci, in barba a chi fa politica dimenticandosi dei migliori. E anche le formiche, nel loro piccolo si incazzano.



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